Con sentenza n. 22871 del 2015, esattamente nel novembre dello scorso anno, la Suprema Corte ha chiarito che una sentenza civile pubblicata con la sottoscrizione del giudice con firma digitale non è affetta da nullità per violazione dell’art. 132 c.p.c.
I giudici della Cassazione hanno chiarito che la sentenza redatta in formato elettronico e sottoscritta digitalmente ai sensi dell’art. 15 del Dm 21 febbraio 2011 n. 44, garantisce l’identificabilità dell’autore, l’integrità del documento e l’immodificabilità dello stesso se non dal suo autore. Ciò in forza dei principi contenuti nel d.lgs. n. 82 del 2005 e ss.mm. applicabili anche al processo civile. In sostanza non è lontano il tempo in cui potremmo mandare in pensione la bic.